Risoluzione del clamoroso problema di soppressione stalli sosta auto
alla Riviera di Chiaia.
Successo del ricorso collettivo 2012 per i residenti ed esercenti attività curato
dall'avvocato Massimo Mazzucchiello
In autunno del 2012, con l'apposizione di una nuova segnaletica stradale, furono soppressi centinaia di posti per la sosta "obliqua" alla Riviera di Chiaia. Allo scopo evidente di allargare la sede stradale "carrozzabile", vennero cancellate le strisce blu "oblique" e vennero quindi apposti solo pochi stalli disposti parallelamente al ciglio del marciapiede lato destro in direzione nord-Piedigrotta.
La clamorosa vicenda, ampiamente riportata dagli organi di stampa, comportò fortissimi disagi per i residenti della Riviera di Chiaia e strade adiacenti che, anche a fronte dell'abbonamento strisce blu, con disperazione si vedevano definitivamente preclusa la possibilità di sosta della loro vettura. Analoghi disagi furono avvertiti dai commercianti e dagli operatori del settore della ricettività turistica e dell'accoglienza dei turisti (bar, ristoranti, bistrot, alberghi, hotel e B.&B., artigianato locale, teatri e sale cinematografiche). Vennero elevati persino centinaia di verbali per divieto di sosta alle autovettura che erano rimaste parcheggiate alle Riviera ancora in posizione obliqua all'indomani della modifica della "striscia blu"! Inosmma fu una situazione molto complessa e delicata da gestire con lo strumento di tutela all'epoca vigente, per vizi di merito(*) e di legittimità, del ricorso gerarchico improprio al Ministero Infrastrutture e Trasporti avverso i provvedimenti che dispongono l'apposizione di segnaletica stradale ai sensi dell'art. 37, 3° comma, del Nuovo Codice della Strada (d. lgs. 285/1992), oggi purtroppo soppresso con D.L. del luglio 2021 (e per il quale lo studio legale Mazzucchiello sta lavorando ad un progetto di redazione di un ricorso alla Commissione Europea per violazione del diritto UE nella soppressione di questo importante strumento di tutela al fine di fare aprire una procedura di infrazione del diritto comunitario).
Segue la pubblicazione degli atti pubblici dei passaggi salienti di questa battaglia legale che culminò con il ripristino dei posti di sosta inizialmente soppressi con la conciliazione del contenzioso con l'Amministrazione Comunale.
(*) Solo con tale strumento di tutela in sede amministrativa, oggi (luglio 2021) ingiustamente soppresso, era infatti possibile reclamare vizi di merito (convenienza, opportunità, disparità, esosità, impossibilità, antieconomicità, ecc.) oltre a quelli di legittimità (violazione di legge, incompetenza ed eccesso di potere) normalmente spendibili innanzi al giudice amministrativo (T.A.R./Consiglio di Stato), assicurandosi così una tutela più ampia e profonda!
...missione compiuta! Ok!
